mercoledì 30 maggio 2012

le scosse dell'anima

questo è il racconto del mio terremoto, è la storia di una mamma, di una delle tante mamme che vive non solo le scosse della terra ma tutte quelle piccole e grandi che potrebbero scuotere l'anima del proprio piccolo.
Comincio con la cosa più importante : Pucius ha la febbre da lunedì pomeriggio a più di 38, ora va meglio ma ieri la cosa ha complicato non poco gli eventi.
Passiamo la notte di lunedì dormendo a turni perchè ha avuto verso le 2 un episodio di laringospasmo e continuamente si svegliava poverino, mi sveglio definitivamente verso le 8 per farmi un caffè, Puciusgnola ma si riaddormenta, alle 9 un boato gigantesco mi travolge, la casa sembra carta, i travi scricchiolano, vetri rotti ovunque, le scarpiere crollano come tessere del domino, corro su, urlo come una pazza, il mio bambino piange, non capisce ma ride e dice mamma bum bum.
Voliamo fuori in cortile, porto il cellulare inutilmente perchè le linee non vanno da nessuna parte, la casa e il terreno tremano, partono le prime sirene, passano vigili del fuoco, forestale, polizia,protezione civile, ambulanze...e inizio a realizzare che sono fortunata, la casa sta su, i danni sono piccole cose, ma un tetto ce l'ho ancora, vado dai vicini di casa, i due vecchi piangono, nella vita non hanno mai sentito una cosa del genere e hanno più di 85 anni, Pucius è in braccio e ride...la bellezza dell'incoscienza!
Rientro in casa pensando che devo provare a Pucius la febbre, fargli fare colazione, vestirlo, è un rischio lo so ma non voglio lasciargli traumi forti e spero di aver fatto la scelta giusta. lui urla bibi ( bibe) vuole il latte il mio ometto, e io mi sforzo di dirgli sempre che va tutto bene, che il peggio è passato, invento persino che sono stati gli uccellini a fare il rumore sul tetto. Sorrido col cuore a pezzi.
Poi verso le 11 un'altra scossa, nel frattempo arriva il socio, ci abbracciamo forte, piango ma dico a Pucius che la mamma fa finta ...lui fa il giro della casa io vado a far vedere trattori e animali vari a Pucius come facciamo tutti i giorni, normalità è la mia parola d'ordine.
Poi il socio porta il baby  a fare un minigiro in bici e io preparo le borse, nostra, del piccolo, cerco la nostra gatta che si è nascosta dietro al microonde, e penso cosa mangiamo, come mi organizzo?
tiro fuori un plaid dall'armadio, preparo crackers, wurstel, prosciutto cotto e crudo, bibe di latte per il piccolino, insomma per oggi a pranzo va così, si fa pic nic in giardino. I miei uomini tornano dal giretto, è l'una e qualcosa altre 2 scosse pazzasche fanno vibrare le coperture delle nostre stalle, i vetri delle finestre tintinnano, il boato annuncia il nuovo terremoto. Pucius dice ci ci che sono gli uccellini, io gli dico sì sì amore vedi come volano via? lui sorride.
verso le 2  sale la febbre di nuovo, bisogna farlo riposare e tornare in casa, lo tachipirinizziamo, bentelan poi si accuccia su di me sul divano e crolla. Dorme fino tipo alle 2,30. nel frattempo chiamano i miei suoceri, mia cognata, i nostri amici da una vita e arrivano le vere scosse dell'anima: la chiesa di Moglia , il paese del socio, è crollata, il centro è in zona rossa, capannoni sono caduti e con loro tanti edifici vecchi, tetti caduti in centro, calcinacci ovunque, amici sfollati che della casa liberty spettacolosa di loro proprietà si trovano fuori, la mia figlioccia di colore con tutta la sua famiglia è al campo tendato non è rimasto niente, la polizia municipale dice di non rientrare in casa fino a stamattina. Alle 15 e 20 ho appuntamento dalla pediatra, riesco a raggiungere lo studio tipo alle 16, il centro del paese è transennato, la diagnosi è laringite e troppo cerume in un orecchio, 12,4 per 86 cm. bene insomma tutto ok!
Passiamo quasi tutto il resto del pomeriggio fuori con Pucius che corre come un pazzo , gioca, per lui non è successo niente per fortuna.
Si avvicina la sera, voglio che Pucius mangi qualcosa di normale, vado in casa e preparo la pasta coi piselli e per secondo faremo tipo salmone affumicato e formaggi.
e fragole.
Voi direte tu sei proprio fissata eh? no voglio solo che mio figlio non capisca del tutto quello che succede, le sue abitudini, i suoi orari , i suoi tempi, per me è fondamentale.
Nel frattempo ci organizziamo per la notte ( la prima di tante?) , portiamo giù il lettino da campeggio, buttiamo un tappeto sull'altro, dormiremo per terra noi in ingresso, accanto alla porta e appiccicati al piccolo, pronti a partire in ogni momento. Pucius
crolla alle 21 per la prima volta nella sua vita povero! La febbre però non ce l'ha più . Io vado con lui, prendo i cuscini del nostro letto e mi sdraio sul pavimento, il socio fa le ultime cose per la messa in sicurezza di cose varie e viene da noi, mi stringe forte, mi dice che il peggio è passato, è un uomo stupendo!
alle 2 il piccolo si sveglia, bentelan, pigiama, era crollato vestito, e di nuovo nanna.
Li ho lasciati a casa, uno per terra, l'altro nel lettino...li amo più di ogni altra casa al mondo!

Nessun commento:

Posta un commento